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Il Marrone di San Zeno, dopo essere stato il primo ad ottenere la DOP nel 2003, sarà il primo a diventare il primo in Italia completamente biologico. Ad oggi già oltre il 70% della produzione ha ottenuto la certificazione. L’obiettivo del Consorzio è raggiungere il 100% entro il 2018.
La produzione biologica è quella che più rispetta l'ambiente, la fauna e la flora del territorio, oltre che le tradizioni. Come da secoli accade su questi monti, non vengono utilizzati per la produzione dei marroni DOP né concimazioni chimiche né trattamenti, la pulizia dei terreni avviene con il pascolo degli animali, la raccolta e la lavorazione del prodotto sono rigorosamente a mano.
Il Marrone di San Zeno è sempre stato del tutto naturale, coltivato con i sistemi tradizionali, rigorosamente a mano e senza utilizzo di trattamenti chimici. AVEPA, l’organismo preposto della Regione Veneto, lo ha riconosciuto ed ha concesso il riconoscimento retroattivo che ha consentito di derogare ai tre anni di conversione (di cui all’articolo 17 del regolamento (CE) n. 834/2007), periodo normalmente necessario per il passaggio di transizione dall’agricoltura non biologica a quella biologica.
Il Consorzio di Tutela del Marrone di San Zeno DOP, che ha scelto uno scoiattolo del Baldo come mascotte, fa del biologico la propria bandiera, il proprio biglietto di visita e il valore aggiunto con cui si presenta al consumatore. Biologico significa giusto, è sinonimo di una coltivazione sostenibile, in rapporto di sinergia tra uomo, natura e animali, evitando un eccessivo sfruttamento delle risorse, riducendo al minimo l’inquinamento e il costo energetico. Ovviamente, poi, nei prodotti da agricoltura biologica si trovano meno batteri resistenti agli antibiotici e soprattutto molti meno pesticidi, che sono legati direttamente a diverse malattie, e i cui effetti nocivi si aggravano enormemente quando si combinano più pesticidi insieme.
La scelta biologica è una scelta di sostenibilità ambientale, salutistica ed economica. Acquistando il Marrone di San Zeno bio si contribuisce inoltre in maniera concreta alla preservazione degli habitat e al mantenimento di un ecosistema fra i più ricchi e delicati d’Italia.
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